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Enrico Buemi

 

 

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Intervista al senatore Buemi sulla protesta degli ambulanti alla direttiva Bolkestein

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

 

Loris Fortuna

 

Pietro Nenni

 

 

 

 

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Italia, asse franco-tedesco e Europa

"...A volte la Germania sembra lavorare per indebolire l' Europa. L'asse franco-tedesco è un grave errore. Sarò pacato, ma sono abituato a chiamare gatto il gatto. Kohl si muove a piccoli passi, con cose dette e non dette. Esca allo scoperto perchè, l' Italia, la sua macchina economica, si è agganciata alla ripresa internazionale, e questo sembra dar fastidio ai tedeschi. Il nostro governo non può tollerare il lavorio, il tramestio, il manovrio.
Se chi lavora nell' ombra non uscirà allo scoperto saranno dunque i socialisti a denunciare il pericoloso duopolio che danneggia e danneggerà in futuro il resto d'Europa. Il recente accordo tra Francia e Germania mette a rischio gli intenti e il benessere di tutti, in favore di una supernazione nel cuore del continente.
Pensare ad un' Europa costruita su un asse franco-tedesco sarebbe un grave errore e provocherebbe reazione, disaffezione, e alla fine distacco dalle altre nazioni".

Bettino Craxi - 1 giugno 1984 - Assemblea nazionale PSI- Roma

Baggianate

Sostenere, come stanno facendo in queste ore Renzi e i suoi, che lo sbarramento al 5% sia un "elemento costitutivo e imprescindibile del sistema elettorale tedesco" è una solenne baggianata. Come tante altre, del resto, che il PD ha volta a volta raccontato per giustificare le proprie convenienze del momento. Con lo sbarramento al 4 o al 3 il sistema non sarebbe meno germanico, ma Renzi e Berlusconi perderebbero qualche seggio. Di questo si tratta.

Gli elementi veramente costitutivi di quel sistema invece, come il doppio voto e i meccanismi di selezione dei candidati, vengono tranquillamente ignorati. Altrettanto falso, clamorosamente falso, è che gli sbarramenti alti eliminino i piccoli partiti. Neanche per idea, Eliminano soltanto i piccoli partiti legittimati nelle urne da centinaia di migliaia, anche da milioni, di elettori. Ma moltiplicano i finti piccoli partiti che si creano in Parlamento dopo le elezioni per scissione dai grandi, come quelli di Verdini e Alfano in questa legislatura e che, quelli si, hanno condizionato e ricattato senza alcuna legittimazione.

Del resto per avere qualche conferma non serve andare lontano. Il Parlamento regionale siciliano viene eletto da anni con lo sbarramento al 5%. E i partiti si sono moltiplicati. All'infinito.

31/5/2017

Gerardo Labellarte

Il teatrino dell’ipocrisia

Sapete perché ho un moto di istintivo ribrezzo per l’antipolitica? Perché è la cosa più ipocrita del mondo. Perché è essa stessa politica, ma si nutre di sentimenti negativi, cioè di risentimenti, invidie, reazioni. Non costruisce. Distrugge. (Mauro Del Bue - 18/5/2017)

È un compromesso, non mi soddisfa ma la legge va fatta

 

Nemmeno il relatore del provvedimento sulla tortura,  Enrico Buemi,  è pienamente soddisfatto ma punta a portare a casa il risultato.

"Bisogna assolutamente procedere nell'approvazione della legge. Il testo, così come è stato formulato, rappresenta un compromesso". (12/4/2017)

Democrazia diretta

Virginia Raggi ha comunicato che d'ora in poi il Comune di Roma adotterà la democrazia diretta, in modo che ciascun cittadino possa decidere sul futuro della capitale. Proposta suggestiva ma non inedita. Nel centenario della rivoluzione russa è il caso di ricordare che anche Lenin aveva promesso qualcosa di simile, fino ad immaginare che anche una cuoca potesse governare. Sappiamo come è andata a finire.

5/4/2017

Luigi Covatta
 

Ingroia: Lo scandalo non sono i "rimborsi" ma le cariche

Scandalo perché l’ex P.M. Ingroia avrebbe fatto la cresta sui “rimborsi spese” per “viaggi di lavoro”?
Via, non scherziamo! Lo scandalo è un altro. E’ l’incarico immediatamente conferitogli dal compare Crocetta (credo proprio da lui, dalla Regione, comunque da qualcuno) appena rimasto “disoccupato” non avendo avuto successo quale candidato (Partito di Di Pietro) alla Presidenza del Consiglio. Anzi, non solo un incarico. Oltre alla presidenza di “Sicilia e Servizi” anche quello di liquidatore della Provincia (regionale!) di Trapani!!!!
Da avvocato Ingroia, ex P.M., andò in gran fretta a fare una causa, prima di essersi effettivamente iscritto all’Albo (e malgrado l’incompatibilità!).
E’ uno che ha fretta: per questo i suoi viaggi costano. Ha fretta di incassare.

8/3/2017

Mauro Mellini

Non solo "Capitano Ultimo"

Chi tocca Renzi salta

Il renzismo senza limitismo cacciò anche Giovanni Colangelo, procuratore di Napoli fino al 17 febbraio scorso. È andato in pensione nel pieno dell'inchiesta che fa tremare il Giglio Magico. (7/3/201)

"Ho presentato un emendamento e un progetto di legge per dare una proroga al pensionamento a tutti i magistrati che ne avessero fatto richiesta,niente da fare un muro invalicabile." E. B.

RENZI ADIEU

"Io sono sempre garantista". "Se mio padre è colpevole, pena doppia, per dare un segnale". Ora io dico, uno che si crede uno statista, può dire una cosa così umanamente orribile, istituzionalmente miserabile, così incolta, così lontana da una minima, basica cultura poltica? Cioè, a uno che, se suo padre è colpevole si augura una pena doppia, per dare un segnale, come in una piazza di autocritica cinese, come in un tribunale vietnamita, ecco, io a uno così, non dico che non gli do più il voto, ma nemmeno la mano.

3/3/2017

Mattia Feltri

"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
- See more at: http://www.partitosocialista.it/index.php/component/k2/unioni-civili-buemi-la-ricerca-di-compromessi-non-aiuta#sthash.Xbgl9rjl.dpuf
"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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"Sui diritti dei cittadini, necessaria chiarezza normativa e obiettivi precisi, la ricerca di compromessi al ribasso non aiuta".
Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi. 
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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Così ha dichiarato  Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia al senato, a margine della seduta in cui procede l'esame degli emendamenti presentati al Ddl Cirinnà sulle unioni civili. "E' evidente che la parificazione delle unioni civili al matrimonio, non in termini morali ma nei riflessi sulla finanza pubblica che ne deriverebbero, anche per le eventuali strumentalizzazioni per finalità puramente economiche, rappresenta un problema che deve essere valutato - ha commentato Buemi - ma ciò non toglie che l'Italia, senza una legge seria sulle unioni omosessuali, rimane fuori dal contesto dei paesi civili in materia di diritti individuali e di coppia", ha aggiunto il senatore socialista. "Inoltre, rende difficile il confronto l'ostruzionismo diffuso su tutti i punti significativi di una normativa che, comunque, contiene una complessità per le interazioni con altri istituti giuridici fondamentali per i cittadini", ha concluso Buemi.
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Intervista a Guido Salvini, ex giudice istruttore nel processo di Milano sulla strage di Piazza Fontana, sulla sentenza definitiva della Cassazione su Piazza della Loggia

La mia guerra solitaria per sconfiggere gli stragisti

«Un periodo storico è ormai ricostruito: Ordine Nuovo spargendo il terrore doveva fungere da detonatore affinché il mondo militare attuasse una svolta autoritaria simile a quella greca»   (7/6/2017)

La prospettiva elettorale e le ipocrisie del ministro Martina

 
Emanuele Macaluso

Oggi i giornali danno notizie sui lavori della Commissione Affari costituzionali della Camera dove si discute la legge elettorale per le prossime politiche. La prima cosa che sorprende, ma non viene commentata, è la laboriosità dei parlamentari, che lavorano anche di sabato e di domenica, come se fossimo di fronte a una gravissima emergenza, da affrontare immediatamente. Nulla di tutto questo, la legislatura scade nella primavera del 2018, e la febbre elettorale è esplosa quando Renzi, Grillo, Salvini e anche Berlusconi hanno deciso che si deve votare nell'autunno di quest'anno.   (7/6/2017)

«È dal ’92 che in Italia comandano i magistrati»

Intervista al filosofo ed ex europarlamentare del Pci: «Siamo una repubblica giudiziaria, se ne esce solo con le riforme e la separazione delle carriere»

«Eccome si potrebbe mai negare che oggi l’Italia è una Repubblica giudiziaria? Che in Italia i magistrati hanno il potere? E che per ribaltare la situazione ci vorrebbe una classe politica autorevole, capace, tra l’altro, di non compromettersi con storie di ordinaria corruzione, che una classe politica così non si vede e che siamo quindi in un vicolo cieco?». (31/3/2017)

La rivoluzione dei 5 Stelle contro la conoscenza

La crescente egemonia dei grillini è in linea con lo spirito dei tempi: la «vera verità» viene trasmessa dal capo al popolo, senza alcuna intermediazione

Poche vicende descrivono bene quanto la battaglia sui vaccini la crescente egemonia dei Cinque Stelle nel Paese, con il rovesciamento della gerarchia tra credenza e conoscenza. (31/3/2017)

Lotti, niente sfiducia. Sollievo del ministro: «Con M5S credevo peggio»

Un leghista confida: Salvini ci ha bruciati, eravamo contro

Nell’Aula il tasso di garantismo ha raggiunto livelli di guardia come il tasso etilico di un bevitore, perché chi si professava garantista con gli avversari lo faceva solo dopo aver stilato l’elenco dei loro indagati. Una voce fuori dal coro si è rivelata sincera, quella del socialista Buemi, che ha ricordato «gli orrori» del centrosinistra, la mozione di sfiducia nel ’95 contro il Guardasigilli Mancuso, reo agli occhi dei giustizialisti di essere un garantista. In quel passaggio ha evocato anche la regia del tempo, che stava al Quirinale. Ma da galantuomo non ha citato chi non può più difendersi.  (18/3/2017)

Quelli che vorrebbero
far fuori gli avvocati
dai processi

Caso Consip, che pena quei giornalisti che ignorano i fondamenti della Costituzione e il diritto alla Difesa. (8/3/2017)

La furbizia del buon politico

La furbizia e la spregiudicatezza sono diventati requisiti del buon politico, soprattutto se giovane e dunque dinamico, insofferente dei vecchi riti. Ma se le regole basilari di buona condotta non vengono più rispettate, un po’ alla volta si apre la strada, consapevolmente o perfino inconsapevolmente, alle degenerazioni. (7/3/2017)

Con Craxi i comunisti hanno sbagliato.

Parola di Sergio Staino

Caro Bettino, «i comunisti si sono comportati male» con te. «Con Craxi avremmo fatto in Italia la socialdemocrazia, oggi avremmo una forza laica, liberale che difende i diritti civili. E, invece, abbiamo i Cinque Stelle che per me sono il nuovo fascismo». (3/3/2017)

Tangentopoli, così i pm salvarono il Pci

Tutti i partiti prendevano finanziamenti “aggiuntivi”, ma, a differenza del Psi, Botteghe Oscure fu salvata. Si distrusse una intera classe politica. Prima vinse Berlusconi, poi fu fatto fuori anche lui. E oggi trionfa il populismo. (3/3/2017)

Venticinque anni fa i Pm demolirono la prima Repubblica

“Mani pulite” fu una grandiosa operazione politica, l’obiettivo era “purificare”: 25mila indagati, 4mila arresti, meno di 2mila condanne e il sistema dei partiti venne raso al suolo. Vinse l’alleanza tra magistratura e media. (3/3/217)

Adriano OlivettiAdriano Olivetti, l’imprenditore che puntava al benessere

Intervista a Carlo Borgomeo.

La fondazione “con il Sud” per festeggiare i suoi dieci anni ha ripubblicato il libro dell’industriale di Ivrea “Ai lavoratori”. (1/3/2017)

I delegati del Piemonte al congresso nazionale del PSI

 

 

 

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