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Enrico Buemi

 

 

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DALLA RETE

 

 

 

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

 

 

Loris Fortuna

 

 

Pietro Nenni

 

 

Non la giustizia penale ma quelle amministrativa e ordinaria hanno cominciato a demolire la Seconda Repubblica. In maggio la prima Sezione della Cassazione ha inviato alla Corte Costituzionale il Porcellum, il 9 ottobre la Terza Sezione del TAR Lombardia il "Lombardellum". Il motivo sempre lo stesso un abnorme premio di maggioranza: in Lombardia il 60% dei seggi rispetto al 55% nazionale. Per di più con il voto disgiunto, chi ha votato il Presidente eletto e nessuna lista o addirittura liste non apparentate contribuisce a far eleggere candidati delle sole liste apparentate . Nell'informazione istituzionale si dice che è possibile il voto disgiunto ma nulla sulle conseguenze sulle liste apparentate. Il Lombardia chi avesse votato socialista e Maroni Presidente a Milano, contribuiva a far eleggere un ex fascista di Fratelli d'Italia a Como. Sembra una barzelletta, ma è così Non c'è più il voto personale e diretto previsto dalla nostra Costituzione. Ebbene le reazioni più negative all'Ordinanza del TAR Lombardia sono venute dal capogruppo regionale del PD: se tocchi il bipolarismo ancorché artificiale viene meno la ragionid'essere del PD. Un illustre costituzionalista del PD ha invece manifestato soddisfazione per l'inizio della demolizione di un istituto, quello di un premio in seggi che "trasforma minoranze occasionali in maggioranze", eterogenee aggiungo io. Paradossalmente il premio di maggioranza produce instabilità, perché per avere un voto in più degli avversari si creano coalizioni non omogenee.

11/10/2013

Felice Carlo Besostri

Rodotà è un raffinato giurista, un intelettuale di prim'ordine (organico) ma non mi si venga a gabellare che è una figura popolare. Nè mi si venga a raccontare che non è un politico perchè è una balla stratosferica. E' stato parlamentare del Pci, presidente del Pds, vicepresidente della camera. Ci sono in giro troppi boccaloni che credono alle fandonie che raccontano i fasciogrillini e il loro duce telematico nonchè i supporter radical chic che fanno loro da corifei. L'indegna pantomima andata in scena ieri di fronte a Montecitorio in cui spiccavano il contestatore full time Mascia e suoi farneticanti seguaci, aizzati dai deputati del M5S che a turno andavano ad alimentare il fuoco della contestazione, diffusa da Repubblica tv per l'intera giornata non è lo specchio dell'Italia (come ahimè! dimostrano le urne: guardare il risultato del PDL) e della cosiddetta "società civile" ma un gruppo di figuranti nullafacenti che, da anni, offrono i loro canovacci a base di urla e contumelie a chi ha necessità di far saltare i tavoli della politica per fini personali. Insomma un branco di idioti che ieri hanno interpretato il ruolo dei supporters di Rodotà giovandosi della scandalosa diretta di Repubblica, della necessità dei media "di creare uno spettacolo parallelo al rito delle votazioni in aula. Che poi questi cialtroni si prestino a inscenare pure il rogo delle tessere di un partito (che, beninteso, non è il mio) lo trovo agghiacciante perchè mi sembra la versione riveduta e corretti di gesti che riportano alla menti i roghi dell'Avanti! e gli assalti alle Camere del Lavoro e sedi di partito degli squadristi degli anni 20. Rodotà e i suoi elitari supporters da salotto del generone romano avrebbero fatto bene almeno a prendere le distanze di simili atti. Invece ieri non ho trovato tracce di una sua/loro dichiarazione in tal senso. Non so come finirà la vicenda dell'elezione del Capo dello stato ma spero vivamente che il prossimo presidente non sia il Carneade Rodotà perchè ha vestito i panni del rappresentante di una minoranza intollerante, faziosa e fascista.

Emanuele Pecheux

Se dovessimo, malauguratamente, svegliarci dal torpore con il quale siamo stati abbondantemente nutriti, ci accorgeremmo di essere immersi sino al collo in una maleodorante palude intrisa di ipocrisia, menzogne, inganni e falsità, divenuti purtroppo “parole d’ordine” e slogans ricorrenti.
Ed infatti oggi siamo continuamente bombardati da concetti infarciti di pseudo-verità, quali ad esempio:

  • Il nemico che perde la guerra è brutto, sporco, cattivo ed ingiusto!

  • Il vincitore di una guerra è bello, pulito, buono e giusto!

  • I libri di Storia devono essere scritti dai “vincitori”!

  • Esportare “democrazia” a suon di bombe è un dovere dei “volenterosi”!

  • I bombardamenti dei “giusti” sono “liberazione”!

  • I bombardamenti del “nemico” sono “crimini contro l’umanità”!

  • I campi di concentramento dei “giusti” sono di “redenzione”!

  • I campi di concentramento del “nemico” sono di “sterminio”!

  • Il revisionismo storico è “negazionismo”! (ma chi l’ha detto?)

  • I “negazionisti” devono stare in galera! (ma la Costituzione cosa dice?)

18/10/2013

nemo profeta

Quale sia la barbarie della Bossi-Fini sta emergendo in questi giorni. Ebbene ricordo che Di Pietro fino al 2008 ha chiesto con decisione l'introduzione del reato di clandestinità. Travaglio non aveva nulla da obiettare e nemmeno i tanti seguaci dell'eroe di mani pulite, molti dei quali oggi ingrossano le fila dei grillini.

6/10/2013

Alberico Giostra

Il fascismo - come tutti i regimi - iniziò in questo modo.
Attacco ai mezzi d'informazione ed agli oppositori. Uno stato debole, incapace di reagire alle pazzie di uno strillone scatenato.
Le minacce pronunciate nei confronti di Floris, della Gabanelli e di Rodotà sono l'ennesimo campanello d'allarme che troppi si ostinano a non sentire.

Roberto Mangosi

La mia battaglia contro Beppe Grillo è fastidiosa? Bene, vuol dire che sono sulla strada giusta, come possiamo affidare il futuro a un irresponsabile? Quell'incidente da idiota che Grillo ha provocato se vi andate a leggere con calma la dinamica, vi renderete conto che la responsabilità è gravissima, non si alza  una sbarra di una strada chiusa al traffico e non si ignorano i cartelli di divieto che la classificano pericolosissima. Non si conduce un'auto che pesa 24 quintali su una mulattiera con a destra la roccia e a sinistra un precipizio di 80 metri, non si impegna la mulattiera coperta di ghiaccio con a bordo 5 passeggeri ci cui un bambino, per il solo gusto di dimostrare chissà cosa, probabilmente l'idiozia. A questo idiota i grillini affidano il loro futuro? Grillo il 2 giugno partecipò al meeting del Britannia, è colluso fino al collo con i poteri finanziari delle grandi banche d'affari americane, spesso e volentieri nell'ultimo decennio, durante i frequenti viaggetti di Grillo a Wall Street le telecamere dei telegiornali italiani e esteri hanno visto il Grillo entrare negli uffici di queste banche. Gli italiani hanno la memoria corta. Grillo possiede un patrimonio valutato in 500 milioni di euro, patrimonio accumulato con speculazioni finanziarie sicure, le notizie privilegiate le otteneva dagli amici, questo è aggiotaggio, infatti era a conoscenza del crack Parmalat prima che avvenisse.

Giovanni Sandi - 24 giugno 2013

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