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Enrico Buemi

 

 

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"Tagliare i parlamentari? Una bestemmia". Nasce a Torino il comitato per il "no" al referendum

Domenica 23 un flash mob in piazza Castello in vista della consultazione del 29 marzo

(19/02/2020)

 

 

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

Loris Fortuna

Pietro Nenni

Open.: basta attuare l’art.49 della Costituzione

Le commissioni di inchiesta non servono, si smetta di fare melina e, se si vuole affrontare seriamente il problema del finanziamento della politica, prima di tutto bisogna dare attuazione all’articolo 49 della Costituzione, definendo le regole interne dei partiti e dei movimenti e la loro gestione democratica.

Certo, ci saranno la Lega e il M5s che con la loro gestione opaca avranno qualche difficoltà a dare attuazione a queste regole ma altrimenti non si esce da questa situazione molto grigia.

Ogni soggetto che interagisce con la politica se non definito da regole chiare può dar luogo a false interpretazioni e a interventi a gamba tesa di altri soggetti deputati al controllo. Una vera democrazia ha bisogno di regole certe, finanziamenti trasparenti e possibilità di controlli puntuali e non arbitrari. Alla radice, però, di quanto è accaduto, accade e probabilmente accadrà c’è stata la frettolosa abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, certamente dovuto a una gestione non accettabile delle risorse pubbliche, ma irresponsabilmente cancellato, per una visione demagogica e populistica del problema con grande danno per la democrazia e per l’autonomia delle forze pubbliche.”

28/11/2019

Enrico Buemi

 

Gli strateghi

Spiace dirlo, ma le maggiori responsabilità per l’attuale drammatica situazione, che ci porterà con tutta probabilità ad una clamorosa vittoria di Salvini e della destra, sono del Partito Democratico. Delle sue arroganze, della sua subalternità alle élites nazionali e internazionali, dei suoi errori.

Tra questi non ultimo quello di imporre una legge elettorale insulsa, senza capo nè coda, fatta solo per lucrare qualche seggio in più e per poter nominare dall’alto tutti i parlamentari, dal primo all’ultimo.

Dovremo ora ringraziare questi geni della strategia, in primis Renzi e Rosato, se la destra conquisterà quasi tutti i 348 collegi uninominali. E dovranno riflettere anche i pentastellati, che dopo aver attaccato con inaudita violenza il Rosatellum quando fu approvato, non hanno mosso un’unghia del mignolo per cambiarla.

10/08/2019

Gerardo Labellarte
 

 

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Votare no al referendum del 29 marzo è una medaglia al valor civile

Nessuna forza politica ha il coraggio di battersi contro il taglio dei parlamentari, la riforma populista e popolare che chiude la campagna contro la casta e avvicina l’obiettivo dei grillini di smantellare la democrazia rappresentativa.

(19/02/2020)

A 20 anni dalla morte cade il “dipietrismo” e la verità si fa strada

L’interesse raccolto da film, libri, dibattiti su Bettino Craxi a vent’anni dalla morte dimostra che la narrazione giustizialista, dopo due decenni, è in grave crisi

(19/01/2020)

 

No al Governaccio

Da anni non dico come la penso sulle scelte immediate, perché non faccio politica attiva. Adesso lo dico, per la straordinaria gravità della situazione e perché mi sembra assolutamente evidente la strada da imboccare. Ha ragione (come quasi sempre) Mauro Del Bue: non dobbiamo appoggiare “il governaccio“.

(29/08/2019)

Un'indignazione non giustificata da parte dei giustizialisti inveterati

Enrico Buemi

Rino Formica: «È l’ultima chiamata prima della guerra civile. Ora il Presidente parli»

Intervista a Rino Formica

L’ex ministro socialista: «Assistiamo alla decomposizione delle istituzioni, nel decreto sicurezza si accetta la fine del ruolo di Palazzo Chigi. I leader politici sono screditati. Solo un’autorità morale e politica può mobilitare la calma forza democratica dell’opinione pubblica. Lo strumento c’è, è il messaggio del Colle alle camere»

 (9/8/2019)

Crisi dei partiti

Intini: “Peggiorare per non perire”

I partiti sono stati il principale cemento della società italiana e la loro distruzione ne ha fatto perciò precipitare il degrado.

In una fase transitoria, bisogna prendere atto che non esistono più politica, destra e sinistra, regole e razionalità democratica. 5 Stelle e Lega non sono “populisti“. Chiamiamo le cose con il loro nome: sono antidemocratici. (29/7/2019)

     

 

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