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Scaglia innocente. Nessuno si scuseràPierluigi Battista
Quando
venne indicato al pubblico ludibrio come un pericoloso criminale, il
fondatore di Fastweb Silvio Scaglia si trovava all’estero. Invece di
scappare, tornò in Italia per conferire con i magistrati che lo
accusavano. Fu arrestato, e per un anno venne privato della libertà,
prima in carcere, in uno spazio angusto dove, come ha detto in questi
giorni, perfino un maiale si sentirebbe soffocare, poi agli arresti
domiciliari. Scaglia, insieme ad altri manager arrestati nel cuore della
notte come fossero i peggiori malfattori, è stato assolto nei giorni
scorsi «perché il fatto non sussiste». È stato sbattuto in galera
ingiustamente. La sua vita è stata stravolta, i suoi affetti messi a
dura prova, la sua professione fortemente compromessa, i suoi beni
onestamente guadagnati messi in pericolo. Ha pagato un prezzo
elevatissimo, innocente. Chi lo ha privato della libertà senza prove,
come al solito in Italia, invece non pagherà alcunché, protetto da
un’invulnerabile e iniqua irresponsabilità. Pubblicato sul Corriere della Sera martedì 22 ottobre 2013 |
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