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Scuola pubblica al centro del programmaPartiti per una nuova
avventura, ora, INSIEME, abbiamo il dovere di
presentare agli italiani un programma che sia
all’altezza della prospettiva che PSI, Verdi e Area
Civica che fa riferimento a Romano Prodi, si sono
dati. Una prospettiva che va oltre il semplice
orizzonte temporale rappresentato dalle elezioni del
4 marzo. Da sempre il PSI ha
sostenuto e sosterrà la scuola pubblica. Questo deve
essere ben chiaro agli italiani e quindi agli
elettori. Nonostante la potenza
degli articoli 3, 33 e 34 della nostra Costituzione,
la scuola non riesce più a svolgere, pur non
scemando l’impegno stoico di docenti e del personale
scolastico, il compito assegnatole di “ascensore
sociale”. Rivedere i percorsi
CLIL, troppo spesso più utili ad indebolire le altre
discipline più che a rafforzare la conoscenza della
lingua inglese. Rivedere il percorso
di formazione, accesso e carriera, sanando ed
eliminando per sempre le differenze esistenti oggi
tra docenti e offrendo ai docenti un percorso
lavorativo in grado di valorizzare realmente i
meriti. Nella scuola pubblica non può esserci
competizione ma l’impegno deve scaturire dalla
consapevolezza delle proprie responsabilità.
Valorizzare il merito non può avvenire con un banale
premio in denaro bensì attraverso la volontaria
assunzione di responsabilità nella didattica,
nell’organizzazione e nella gestione degli istituti. Articolo di Luca Fantò, responsabile scuola del PSI, pubblicato su Avanti! l'8 gennaio 2018 (10 gennaio 2018) |
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