Matrice
totalitaria
La
volete vedere la matrice totalitaria del
M5S di cui ho spesso parlato? Luigi Di
Maio poche ore fa ha dichiarato che
"avere a che fare con questi signori che
pensano solo agli interessi dei loro
partiti e non del paese è tempo perso".
Ora, mi pare ovvio che Di Maio stesso
lavori per gli interessi del suo
partito. La differenza allora dov'è? Sta
nel fatto che nella testa dei grillini
l'interesse dei M5S coincide, a
differenza degli altri partiti, con
l'interesse del paese.
Solo il M5S sa che cosa è il bene del
paese e solo il leader del M5S può
capire cosa serve a fare la felicità del
popolo. Tutti gli altri partiti invece
(“i vecchi partiti” per Toninelli) non
possono che essere mossi da sordidi
interessi personali e di clan, non
importa se eletti con le stesse libere
elezioni che hanno portato il M5S in
parlamento.
Il che vuol dire che nessuna dignità
hanno gli altri partiti né i loro
elettori, anch'essi complici di oscure
trame e inconfessabili interessi.
Ciò significa che nessuna pietà deve
aversi verso coloro che tollerano gli
altri partiti: conversione o morte.
Di qui a negare la libertà di stampa,
di parola e di riunione a tutti coloro
che non si genuflettono dinanzi al verbo
grillino, il passo è breve. E la ragione
è semplice e banale, in linea con la
mentalità binaria dei manichei: chi si
mette contro il M5S si mette per ciò
stesso contro il benessere collettivo,
ecco perchè diviene un nemico pubblico,
un "traditore del popolo" come ha detto
Di Maio, anzi un "traditore della
patria", come dice Di Battista. E,
ovviamente, chi difende un traditore è
un traditore egli stesso.
Quante prove ancora ci servono per
dimostrare che il M5S è un movimento
politico intollerante, manicheo e
totalitario?
Le democrazie che si dimostrano
tolleranti con gli intolleranti, aprono
le porte ai fascisti e muoiono.
Chi si dice antifascista, chi si ispira
ai valori della resistenza non può
votare M5S.
Nuziante Mastrolia
(25 gennaio 2018) |
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