Responsabile

Enrico Buemi

Attualità       Politica       Economia       Esteri       Interviste       Diritti       Cultura       Foto       Contatti       Link

Nencini sfida il M5S: “Solo slogan social”

Riccardo Nencini finalmente c’è il Pertini 2.0. È Luigi di Maio.

(Ride). Bella questa. Rilancio: invito il Pertini 2.0 ad un faccia a faccia in qualunque sede, anche grillina, per confrontarci sull’essere pertiniani e sull’applicare quel modello concretamente nella politica.

Non crede alla conversione?

Più che una folgorazione sulla via di Damasco mi pare una conversione social, decisamente un’operazione d’immagine e comunicazione che come le bugie però ha le gambe corte.

Di Maio definisce Pertini il suo modello.

I modelli si scelgono per seguirli, perché ci identifichiamo e vogliamo seguire le loro orme. Non vedo nulla che renda simili Di Maio e il M5S al pensiero di Pertini, tutt’altro. Dal linguaggio da squadrismo e sansepolcrismo ai fatti non c’è nulla di pertiniano nel Movimento, semmai il contrario. Se Di Maio s’ispirasse veramente a Pertini dovrebbe avere maggiore rispetto del Parlamento, non esercitare la censura preventiva nei confronti dei parlamentari, garantire il diritto di parola e d’opinione che nello Statuto del M5S non viene riconosciuto e rispettare la Costituzione con il divieto di mandato imperativo. Tutti quei valori di libertà e di senso delle istituzioni per cui Pertini si è battuto.

Anche Grillo fino a ieri sparava a zero ne nel mucchio sul socialismo.

Tale figlio, tale padre. Un linguaggio sovversivo che vede i politici come i nemici, senza rispetto. Molto lontano da Pertini.

Per dirla tutta il padre di Di Maio era missino.

Se non erro, anche lo stesso Di Maio per qualche anno ha militato nel Fronte della Gioventù. Che dire? Del resto non rivedere mai i propri principi e le posizioni fa parte della stupidità. Il nodo sta piuttosto nel fatto che si dica di seguire dei modelli e poi si pratichi esattamente l’opposto.

Però ora puntano su Pertini.

Pertini appartiene al Pantheon del socialismo italiano, non a caso abbiamo scelto la sua figura per la tessera del PSI.

Non basta un giro su Wikipedia e qualche post linkando un discorso per imparare o dirsi vicini ad una storia che dura da più di mezzo secolo. Ben venga tutto se non si tratta di ispirarsi a Pertini solo in nome di un immaginario collettivo. E finora questo essere pertiniani di Di Maio e del Movimento non mi pare corrisponda per nulla ai fatti,

Intervista di Maria Cappiti pubblicata su Metropolis il 4 aprile 2018