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Dimezziamo l’Euro Parlamento…

di Ci.Ma.

Sì, viaggiare… Era il ritornello di una vecchia canzone di Lucio Battisti, canzone degli anni ’70. Sempre negli anni ’70 e più precisamente nel 1979 fu eletto per la prima volta a suffragio universale il primo Parlamento europeo. Certamente gli eletti saranno stati influenzati anche da questa celebre canzone di Battisti allora famoso in tutta Europa e hanno applicato alla lettera il concetto del “sì viaggiare”, decidendo di avere non una ma ben due sedi per il Parlamento europeo, una in Francia a Strasburgo e una in Belgio a Bruxelles per essere più vicini alle altre istituzioni europee (Commissione e Consiglio).

E sì, viaggiare. Ma quanto costa viaggiare? Quanto costa in termini di trasporti, perdita di tempo, fatica umana: quanto costa tenere in piena efficienza due sedi prestigiose e costose che di fatto vengono utilizzate a tempo parziale, sopratutto quella di Strasburgo utilizzata solo pochi giorni al mese?

Costa una follia. Soldi letteralmente bruciati che non rendono nulla a nessuno; che producono un’enorme quantità di CO2 per tutti i plichi che devono essere trasferiti con i camion da Bruxelles a Strasburgo, per i deputati ed i loro assistenti che si devono spostare da Bruxelles a Strasburgo. Per gli interpreti e i funzionari del Parlamento europeo che si devono trasferire da Bruxelles a Strasburgo. Spostamenti che creano stress ai parlamentari e sopratutto ai loro assistenti, e allontanano le istituzioni europee ancora di più dalla gente comune.

Per altro chi ha visitato le due sedi del Parlamento europeo di Strasburgo e Bruxelles nota che sono molto simili come impostazione logistica. Allora a cosa serve questa corte dei miracoli? Che senso ha spostarsi da Bruxelles a Strasburgo per trovare di fatto gli stessi uffici, gli stessi servizi e gli stessi colleghi e collaboratori? Se questo fosse proposto in un’azienda privata il proponente verrebbe licenziato e poi internato in manicomio. Perché tutto questo non ha alcun senso. Perdere tempo, spendere soldi per nulla non ha senso alcuno.

La politica non può essere irrazionale. La politica non può avallare scelte ed azioni insensate. La politica deve essere d’esempio per i cittadini e la società che essa coordina. Deve essere guida ed esempio per i cittadini e le imprese.

Ma voi riuscite ad immaginare una fabbrica d’auto che crea due stabilimenti gemelli, diciamo uno in Germania e l’altro in Polonia? Quindi una volta al mese per una settimana prende tutti gli operai, i quadri e i dirigenti; li carica su treni pullman e aerei; carica tutti i componenti delle auto da costruire sui Tir e li sposta dalla Germania alla Polonia; si montano le stesse auto e poi si torna indietro, con i Tir carichi di auto pronte da consegnare al cliente. Ovviamente gli operai, quadri e dirigenti dovranno essere spesati per la trasferta. Inutile dire che la produttività ovviamente sarà inferiore per quella settimana visti i tempi morti dovuti agli spostamenti.

Valutate voi cosa penserebbe la gente, e soprattutto valutate voi cosa pensa la gente quando guarda al Parlamento europeo. È tempo quindi di smetterla con questo scempio. Il nuovo Parlamento europeo come prima iniziativa dovrebbe approvare l’abolizione della sede di Strasburgo. Questo sì che sarebbe un eccellente segnale di cambiamento della burocrazia e delle istituzioni europee.

I fondi risparmiati potrebbero essere usati per finanziare la ricerca in Europa. Aspettiamo che prof. Mario Monti e il dr. Enzo Moavero Milanesi si facciano portatori anche delle istanze necessarie per rendere l’Unione europea non solo più efficiente ma anche più credibile.

 

Articolo tratto da www.thefrontpage.it

 

 

 

 

 

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