Responsabile

 

Enrico Buemi

 

 

Politica

Giustizia  

Economia Sanità Esteri Interviste Diritti Cultura Umorismo Dalla rete Foto Contatti Link

 

In occasione dell’8 marzo

Donna italiana: velina o velata?

di Enrica Rota

Uno spettro si aggira per l’Italia – lo spettro del maschilismo.

L’uomo italiano, si sa, con le donne un rapporto “normale” non è in grado di averlo.  Perennemente in bilico tra un mammismo esasperato e un patetico pseudo-machismo, la figura che tutto sommato meglio lo rappresenta è quella del nostro ex-Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, devotissimo alla sua mamma ma contemporaneamente donnaiolo, gaudente e, a più di 70 anni, oggetto di invidia per la maggioranza dei “maschi” italiani.  I quali, in mancanza di meglio, si sollazzano e gratificano guardando alla televisione innumerevoli veline semi-nude che sgambettano e saltellano per il loro diletto e godimento serale.

Però, come sposa, l’uomo italiano si sceglie una donna tutto sommato molto simile alla sua mamma: “seria”, “casalinga”, “posata”, una che “non lo fo per piacer mio ecc. ecc.”, insomma, mica poi tanto diversa dalle islamiche velate che vediamo sempre più spesso in giro per le nostre città.

La velina e la velata sono, anche se apparentemente contrapposte, in realtà due facce della stessa medaglia, ed entrambe parte del “mito” maschilista dell’uomo italiano: dopo anni di femminismo, infatti, in cui le donne hanno invano tentato di far capire agli uomini che loro possiedono, altre a un corpo, anche un cervello, e che è sulla base di questo che dovrebbero essere valutate, l’uomo italiano non ne vuole sapere: lui, infatti, delle donne, vede solo il corpo, che sia quello lascivo ed accattivante delle veline o quello materno e riproduttivo delle velate – la donna intelligente, a lui, fa paura, e non gli interessa.

Dopo anni di femminismo, in Italia siamo ridotti a questo: per le donne “normali”, né veline né velate, per le Margherita Hack, per le Emma Bonino, per le donne di cervello, insomma, non c’è posto, e la colpa non è soltanto degli uomini, ma anche di tutte le donne che si prestano a questo “gioco” e che invece dovrebbero ricordarsi, ogni giorno della loro vita, il vero significato dell’ 8 marzo e gli importanti motivi per cui questa festa è stata istituita.

 

 

 

 

 

 

Sandro Pertini

L'idea di socialismo

 

 

Loris Fortuna

 

 

Pietro Nenni

 

 

2013 La Questione Sociale  Webmaster & Design by Francesco Alati